Nel 2015 lo staff dell’Ecomuseo venne contattato da Mauro Camusso, titolare dell’azienda vitivinicola “L’Autin” (di Barge, ai piedi del Monviso). Mauro, dopo aver partecipato qualche anno prima ad una classica visita guidata ScopriMiniera, aveva ora una proposta da fare: sperimentare l’affinamento di vini spumanti nelle miniere di talco della Val Germanasca, un ambiente molto particolare e con condizioni differenti rispetto a quelle che si possono verificare in cantina.
Ora, ad oltre 8 anni di distanza, il progetto è oramai consolidato: sono state ricavate due cantine sotterranee lungo le miniere Paola e Gianna, che ospitano ogni anno – a riposare per 36 mesi per la fase cosiddetta di “presa di spuma” – oltre 12 mila pregiate bottiglie. Alla fine di un lungo processo di lavorazione, queste bottiglie saranno finalmente Eli Brut ed Eli Rosé, “I vini che nascono dalla pietra e riposano nel talco”, secondo l’azzeccato claim de L’Autin.
L’Ecomuseo delle Miniere e della Val Germanasca è rigorosa conservazione del patrimonio minerario, ma ancora una volta con questa collaborazione dimostra di sapersi proiettare costantemente in avanti, in un’ottica di continuo rinnovamento nelle forme e nei modi di sfruttamento del patrimonio culturale ed ambientale locale.
Ecco perché la “chiusura del cerchio” non è rappresentata solo dal prodotto finale dell’operazione vitivinicola, con lo scaturire dalle miniere Paola e Gianna di un unicum enologico, realmente trasformato dall’aver dimorato così a lungo in una collocazione con temperatura, buio ed umidità costanti al 100% nel tempo. Il valore aggiunto di questa collaborazione, per l’Ecomuseo delle Miniere, è rappresentato ora dalla possibilità offerta a tutti quanti lo desiderino di partecipare a visite esperienziali realizzate sempre in stretta sinergia con Mauro Camusso ed il suo staff di esperti viticoltori ed enologi, in cui si abbinano il tour guidato delle nostre miniere (con il racconto che va dai segreti della formazione geologica del talco alla vita e lavoro dei minatori), alla visita alle cantine sotterranee dove riposano gli spumanti etichettati L’Autin, per concludersi con una fantastica degustazione in situ delle “bollicine della miniera”.
